Vigata, 1890. Nel corso della recita del Venerdì Santo, detta il “Mortorio”, il ragioniere Antonio Patò che è impiegato nella banca locale, scompare. Il suo ruolo era quello di Giuda che, una volta messosi il cappio al collo, doveva cadere in una botola. Quella botola però risulta vuota. La moglie si rivolge al delegato di Pubblica Sicurezza Ernesto Bellavia ma costui si trova a fianco nelle indagini il Maresciallo dei Carabinieri Paolo Giummaro, stanco di occuparsi di piccole beghe paesane e pronto per la grande inchiesta. I due procederanno fianco a fianco, con una rivalità che progressivamente si trasformerà in cooperazione, nello scoprire verità che alcuni preferirebbero occultare.